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MA QUANTO CI COSTA?
Nel 2009 la Regione Piemonte ha approvato il progetto esecutivo della sede Unica per un importo complessivo di 262 milioni di euro, incluse le opere di urbanizzazione e di comprensorio e la realizzazione dei parcheggi pubblici e pertinenziali.
Una voce rilevante nei capitoli di spesa spetta agli oneri per la sicurezza, che ammontano al 2,7% dell’intero importo e che, nell’ambito dell’appalto, non sono stati oggetto di ribasso d’asta.
Nel dettaglio, i costi sostenti per la realizzazione della nuova sede sono così suddivisi:
- Scavi, demolizioni e gestione materiali scavo € 10.200.000
- Opere strutturali € 79.000.000
- Opere edili e architettoniche € 115.000.000
- Opere impiantistiche € 52.300.000
L’intera operazione è stata finanziata con la modalità del “leasing in costruendo”, forma di finanziamento privato delle opere pubbliche che consentirà alla Regione di iniziare a versare i canoni di leasing solo a collaudo lavori ultimato.
In questo modo l’interesse per la tempestiva consegna dell’opera sarà condiviso con la società di leasing, che nel frattempo metterà a disposizione le risorse necessarie a completare i lavori.
La durata del finanziamento sarà di 20 anni e saranno corrisposti canoni periodici semestrali per 12,6 milioni di euro l'anno. L'orizzonte temporale è stato definito in base al risparmio sugli affitti passivi pagati annualmente dall'Amministrazione, che ammontano a circa 14 milioni di euro per tutte le 27 sedi presenti sul territorio.
La sede Unica permetterà quindi alla Regione di conseguire notevoli risparmi sul lungo periodo, oltre ai ricavi derivanti dalla vendita delle sedi dimesse (valore immobiliare stimato in 80 milioni di euro) e dei diritti edificabili della nuova area (circa 60-70 milioni) e alle economie generate dall’elevata virtuosità della nuova sede in termini di fabbisogno energetico e di eco-sostenibilità.
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In agosto tanta roba: nominati collaudatori e arbitri. A che punto sono le bonifiche della falda acquifera, inquinata da cromo esavalente?
Grattacielo Regione/Fornitura arredi e allestimenti per un totale di 15 milioni di euro.
https://www.associazioneaglietta.it/2018/07/05/grattacielo-regione-a-t-i-friulana-si-aggiudica-fornitura-arredi-per-15-milioni-di-euro-manfredi-reschigna-pubblichi-cronoprogramma-fine-lavori/
Sesta variante al grattacielo. Difettosi 1270 vetri su 2873. E che fine ha fatto l' "Accordo bonario"?
Link comunicato radicale: 640.000 euro per inizio bonifica falda acquifera (inquinamento da cromo)
Link comunicato Radicale con testo parere “pro veritate” avvocato Barosio
Grattacielo: legge trasparenza attuata con quattro anni di ritardo.
La legge sulla trasparenza (D. lgs. 33/2013) è entrata in vigore il 20 aprile 2013, quattro anni fa. L’art. 18 della legge sono tre righe in cui è scritto che le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare online nome, cognome e compenso dato come incentivo ai propri dipendenti. È una legge chiara e semplice, in uno stato di diritto non ci sarebbe bisogno di Raffaele Cantone per capirla e attuarla.
Eppure ci sono voluti quattro anni, la tenacia radicale e il parere di Cantone per ottenere una cosa rivoluzionaria in Italia, il rispetto della legge.
Ricordo che la Giunta Cota nominò il responsabile trasparenza e anticorruzione solamente il 27 gennaio 2014 e solo su pressione dei soliti radicali. Ma da metà del 2014 fino a un mese fa la responsabilità della non pubblicazione degli incentivi (nome cognome e compenso) e’ ricaduta interamente sull’amministrazione Chiamparino.
Ciò doverosamente precisato, guardiamo avanti. Il sito dedicato alla Sede Unica è riapparso sulla home page della Regione; in attesa di aggiornarlo con l’esito (spero positivo) della trattativa in corso fra amministrazione regionale e ditte appaltatrici, l’assessore Reschigna lo utilizzi per spiegare ai cittadini piemontesi la vicenda degli incentivi.
11 marzo 2017
Manfredi
Metto qui sotto il mio comunicato stampa (con in fondo il "parere Cantone"), un mio intervento ospitato sullo "Spiffero" e un' ANSA regionale sul merito. Sia "La Stampa" che "Repubblica" non hanno ritenuto la notizia degna di essere portata a conoscenza dei propri lettori.
http://www.associazioneaglietta.it/2017/02/16/trasparenzamanfredi-vittoria-regione-piemonte-ha-pubblicato-online-incarichi-e-compensi-a-dipendenti/
http://lospiffero.com/ls_ballatoio_article.php?id=2404
ANSA PIEMONTE - 16/02/2017 19:12:00
Grattacielo regione,pubblici incarichi e compensi dipendenti - manfredi, "dopo 443 giorni e parere cantone ce l'ho fatta"
(ANSA) - TORINO, 16 FEB - La Regione Piemonte ha pubblicatoonline gli incarichi assegnati ai dipendenti, e i relativicompensi, per quanto riguarda la realizzazione della nuova sedeunica degli uffici regionali. "Ci sono voluti 443 giorni e c'èvoluto il parere di Raffaele Cantone ma alla fine ce l'hofatta", commenta Giulio Manfredi, dell'Associazione radicaleAdelaide Aglietta. "Richiesi questi dati, per quanto concerne la realizzazionedella Sede Unica, con un 'accesso civico' il primo dicembre 2015- aggiunge Manfredi -. Sia il responsabile Trasparenza sial'allora capo di Gabinetto della Giunta Regionale mi risposeroche la normativa non era chiara e che la mia richiesta erasospesa in attesa del parere dell'Autorità NazionaleAnticorruzione. Il parere di Raffele Cantone è arrivato inRegione solamente il 12 gennaio scorso e invitava la Regione apubblicare immediatamente incarichi e compensi assegnati aidipendenti". "Ci sarà tempo per analizzare i dati pubblicati - aggiunge -.Oggi mi godo una vittoria sul fronte della trasparenza ottenutasolamente grazie al metodo radicale, alla testardaggine radicalee al sostegno dell'Associazione Aglietta. Una vittoria che,nella migliore tradizione radicale, va a vantaggio non mio, nondell'Associazione Aglietta, ma di tutti i cittadini. Mi dispiacerilevare che non uno dei 51 consiglieri regionali - conclude -ha ritenuto di appoggiare la mia semplice richiesta diattuazione della legge, entrata vigore ben quattro anni fa".(ANSA).
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IL CONTORNO...
La procura di Torino ha aperto un’inchiesta sulla costruzione del nuovo grattacielo destinato agli uffici della Regione Piemonte.
E così dopo la procura della Corte dei Conti, anche la magistratura penale punta i fari sulla contestata opera.
La guardia di finanza oggi ha eseguito alcune perquisizioni in ambiti pubblici e privati.
L’indagine riguarda appalti e subappalti relativi ai lavori.
Gli accertamenti in corso sulla regolarità delle procedure attraverso cui la Regione ha aggiudicato la gara e ha successivamente approvato una “variante migliorativa” del progetto originario (che ne è risultato, così, profondamente modificato).
I finanzieri stanno anche vagliando la regolarità delle procedure di conferimento di subappalti adottate nel corso dell’esecuzione dell’opera.
Sarebbero al momento sei gli indagati, tra cui anche dei dipendenti regionali...
I rappresentanti dei partiti stanno pensando sul dafarsi.
Come è noto, la costruzione del palazzo è passata attraverso il centro-sinistra ed il centro-destra.
Non si è mai visto che nella costruzione di grandi opere pubbliche i rappresentanti dei partiti siano all'oscuro di tutto...
Il Palazzo...
Il grattacielo della Regione Piemonte è un edificio amministrativo sito in Torino, i cui lavori di costruzione sono iniziati il 30 novembre 2011. Sarà il futuro palazzo unico della Regione ad eccezione del Consiglio regionale, che rimarrà nella sua storica sede di Palazzo Lascaris. Progettato dallo Studio Fuksas e presentato alla Giunta Regionale piemontese durante un'audizione pubblica tenutasi a Torino il 22 novembre 2007 l'opera realizzata prevede 42 piani.
La sede individuata per la costruzione dell’edificio è rappresentata da un’area già utilizzata dall’ex Fiat Avio, poco distante dal polo fieristico del Lingotto, nel quartiere di Nizza Millefonti a Torino.
L’esigenza di riunificare gli edifici della Regione Piemonte, a tutt’oggi sparsi in svariate sedi nell'area metropolitana di Torino, portò la Giunta presieduta da Enzo Ghigo a indire un concorso internazionale per la realizzazione di un edificio unico; vincitore del concorso risultò l'architetto Fuksas, che presentò nel 2001 un progetto da realizzarsi nell'area dell'ex Materferro, nel triangolo compreso tra corso Lione, corso Mediterraneo e via Mauri, a Borgo San Paolo. Tale progetto prevedeva una torre a parallelepipedo alta 100 metri.
Nel 2005 il cambio di guida politica al Consiglio regionale e l'elezione alla presidenza della Regione di Mercedes Bresso impressero al progetto un cambio di direzione: fu deciso di riqualificare l’area ex industriale di Nizza Millefonti (che comprende anche il Lingotto), dove un tempo sorgevano gli impianti dell’ex Fiat Avio. L'incarico, commissionato nel 2006, non fu solo quello di progettare un nuovo edificio, ma di ridisegnare anche tutta l'area ad esso circostante.
Una variante del 2006 al vecchio Piano Regolatore e della Divisione Urbanistica del Comune di Torino, che prevedeva l'obbligo di non costruire edifici più alti della Mole Antonelliana (alta 167,5 metri), fu limitato sol più al centro storico della città, dando quindi il via ad un radicale cambiamento dello skyline torinese.
Fu così che, il 22 novembre 2007, l'architetto presentò il progetto di un grattacielo alto il doppio di quello originariamente disegnato per Borgo San Paolo (180/200 metri contro 100).
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